Ti dico la verità
All'inizio ero abbastanza scettico riguardo il fatto di appendere su un muro i miei lavori di Computer Grafica.
Sono quadri? non sono disegni!Ma tanto sono tutti on-line.. Sono dei render o solo dei modelli…..
….Agrrrrrrrrrrrrrrrrr!!!!!!!
Che confusione!!!
Una signora anziana entra nello spazio museale e mi dice “queste foto le ha fatte lei?”
Ehm.., rispondo io, sa... ogni cosa di questa foto/render/quadro/disegno è generata al computer e in realtà NON ESISTE, anche se sembra una foto(se sembra una foto in realtà sono contento.ho fatto un buon lavoro).
Il visore poi è sempre una cosa fantastica.
Anche con le persone più giovani c’è ancora un attimo di meraviglia.
Un signore mi chiede “dove sono?” togliendosi il visore e ricordandosi di essere ancora nel museo. Poi se lo rimette e ride.
Le proiezioni video aiutano molto nella comprensione; stampe 3d e il Vr, anche caricandole di significati nel percorso espositivo, finiscono per essere solamente un’attrazione.
Ma 4 sono le cose che mi hanno colpito di più:
Riorganizzare i lavori : ti obbliga a creare percorsi di cose fatte. E’ uno sguardo a quello che hai prodotto e di come si è evoluti. Nella mostra ho premesso che sono i lavori degli ultimi 2 anni. Chi fa questo lavoro sa che molte volte si è spinti a fare immagini still o video anche in base ai nuovi tool che escono sul mercato. Personalmente ho ritrovato nei lavori un filo conduttore.
La computer grafica è arte? La computer grafica fatica ad essere accettata come arte. Parallelamente ai lavori di CGI ho esposto alcuni schizzi, disegni e acquerelli fatti negli ultimi anni tra viaggi e studi di storia dell’arte. Molte persone hanno più fiducia a riconoscere il gesto artistico nel disegno a mano che non nelle immagini generate al computer.Almeno in Italia ci vorrà un po di tempo ancora.
Fuori dal contesto: quando un 3D artist pubblica le sue foto sui social o sui siti di grafica già sa il target di riferimento. Su pubblico una cosa fatta in 3d con Blender scriverò #b3d #blender #cgi #3d sapendo già a chi mi rivolgo. Una mostra in un palazzo storico di computer grafica è intrigante proprio per questo.
Smontare la mostra. Il mio amico e collega di avventure grafiche Luca Pontassuglia che ha già fatto diverse mostre personali mi aveva avvertito: “ quando attacchi le tue cose alle pareti è molto bello, quando smonti la mostra è un tocco al cuore”. Beh è vero. Su quelle pareti hai ricostruito e riassunto un percorso di studio che in qualche modo ti identifica. Smontarla significa prendere atto di un percorso finito ma che apre inevitabilmente al nuovo, a nuove ricerche tecniche e artistiche.
________________________
p.s
Ho realizzato anche una img 360 della stanza della mostra che puoi scaricare QUI
__________________
p.p.s -> consiglio di lettura
Ho recentemente finito di leggere una raccolta di monologhi di Roberto Mercadini, poeta e monologhista( QUI trovi alcuni suoi video).